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La guerra di Umberto
Scritto da Pacifico Cofrancesco   
09/18/08
Indice articolo
La guerra di Umberto
E la storia inizia...
La guerra d'Etiopia
La "Libbretta"
Umberto in Libia
La "vita a patir di fame"
"Prisoner of War" in India
la corrispomdenza coi familiari
l'Australia di Umberto
Il ritorno a casa
File PDF scaricabile

Il ritorno a casa

Il “Service and Casualty Form” annota l’ultimo evento: “REPATRIATED ORONTES 1/2/47”.









Umberto's Casualty Form
Il “Service and Casualty Form” di Umberto
(National Archve of Australia)

La nave Orontes salpò dal porto di Melbourne il 1 febbraio 1947, destinazione l’Italia. Ernesto Lavorgna era partito qualche settimana prima, il 10 gennaio, sulla nave italiana Otranto.

La nave Orontes
La nave Orontes che riportò Umberto in Italia nel 1947

Il viaggio di Umberto durò in tutto 19 giorni. La sua nave arrivò nel porto di Napoli il 19 febbraio 1947. Lo stesso giorno venne assegnato ad un Centro Alloggio dell’Esercito e subito inviato  in “licenza straordinaria di gg. 60” per riabbracciare finalmente la sua amata famiglia. Allo stesso tempo venne annotato sul suo foglio matricolare (con un timbro a stampa usato probabilmente per tutti i soldati che tornavano in patria):
“Nessun addebito può essere elevato in merito alla circostanza
della cattura e al comportamento tenuto durante la prigionia di
guerra”
E cosa si poteva addebitare a quei poveri prigionieri di guerra? Umberto aveva speso i migliori anni della sua giovinezza tra i 29 e i 36 anni al servizio dell’Italia. Aveva dovuto patire la fame, le umiliazioni, le mortificazioni. Aveva preso malattie che l’avrebbero segnato per il resto della sua vita. Aveva già pagato di persona molti debiti non suoi. Sulla sua pelle.

Dopo una serie di visite e di controlli in vari ospedali militari, dopo aver constatato il suo effettivo stato d’infermità conseguente alla prigionia, il 12 luglio 1948 venne “collocato in congedo assoluto”. L’esperienza militare di Umberto si concluse così.

Nonostante gli acciacchi della guerra e soprattutto della prigionia, Umberto riprese una vita normale. Restò in Italia e restò a S. Lorenzello, dov’era nato e dove aveva ritrovato i suoi amati genitori e i suoi fratelli. Di mestiere faceva il bidello in una scuola del posto. Sposò Michela Santillo, da cui ebbe due figlie, Lorenzina Giuseppina e Angela Filomena.

Molti anni dopo la fine della guerra, nel 1964, lo Stato italiano gli conferì una “Croce al Merito di Guerra” per la sua partecipazione alle operazioni militari della seconda guerra mondiale. Sua figlia Lorenzina Giuseppina la conserva ancora oggi insieme alle foto e ai ricordi di papà Umberto.

Umberto dopo la guerra              La Croce di Guerra di Umberto
         Umberto dopo la seconda guerra mondiale            La "Croce al merito di guerra         
                                                                               conferita a Umberto nel 1964

 
Umberto CofrancescoUmberto Cofrancesco, un uomo mite e paziente, si è spento qualche anno fa, il 9 di febbraio 2001, un mese prima di compiere 90 anni, nella sua casa di S. Lorenzello, sulla strada che va verso Telese, a pochissima distanza dalla casa paterna, tra le dolci colline coperte di vigne e di alberi da frutto della campagna che ha sempre avuto negli occhi e nel cuore, anche al tempo della sua “guerra”, che gli ha fatto attraversare quattro continenti.












Umberto's Travels
I viaggi di Umberto durante la seconda guerra mondiale




Foto dei documenti di Umberto: Anna Di Leone
Mappe ed elaborazione delle immagini: Pacifico Cofrancesco


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Ultimo aggiornamento ( 09/18/08 )
 
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