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La guerra di Umberto
Scritto da Pacifico Cofrancesco   
09/18/08
Indice articolo
La guerra di Umberto
E la storia inizia...
La guerra d'Etiopia
La "Libbretta"
Umberto in Libia
La "vita a patir di fame"
"Prisoner of War" in India
la corrispomdenza coi familiari
l'Australia di Umberto
Il ritorno a casa
File PDF scaricabile

La corrispondenza coi familiari

Umberto nonostante le difficoltà della prigionia e la lentezza delle comunicazioni riusciva a tenere i contatti con la sua famiglia in Italia e con gli altri suoi fratelli che erano in guerra come lui. Proprio del periodo di prigionia in India ci rimane una parte della corrispondenza intercorsa tra Umberto e i suoi familiari.

La prima cartolina è del 4 dicembre 1942 ed è indirizzata ai suoi genitori.
“Caro padre e cara madre, con questa mia
Vi assicuro che io godo buona salute, e così
mi vorrei assicurare anche da parte Vostra.
O ricevuto diverse lettere, comprese anche una da
Alfonso, e una da Antonio. Vi raccomando quando
scrivete tenetemi sempre informato dei fratelli, e dove
si trovano. Bacio a tutti di famiglia. Vostro figlio Umberto.”
Cartolina di Umberto alla famiglia
La cartolina di Umberto del 4 dicembre 1942

Sette righe in tutto. Di più non si poteva scrivere. Sotto i dati del mittente, c’era chiaramente stampato in italiano: “(Solamente sette righe devono essere scritte sotto)”. E ci volevano circa quattro o cinque mesi per recapitare la cartolina e per ricevere una risposta dall’Italia.
La successiva cartolina che Umberto invia alla famiglia il 3 maggio 1943 è in risposta alla lettera che i suoi genitori gli hanno scritto il 23 gennaio 1943.
“Caro padre e cara madre proprio in questo
momento mi è giunta la Vostra con la data 23-
-1-43 che da me era tanto desiderata. Dalla
Vostra apprendo con piacere che state tutti bene,
e ugualmente Vi assicuro anche di me bene; o
capito dove si trova Alfonso,  tenetemi informato Antonio se
torna al medesimo posto. Bacio a tutti. Vostro figlio Umberto.”

Altre sette righe. Altri mesi prima di una risposta. Poche righe certamente attese con ansia ed apprensione dai genitori di Umberto. E Umberto rispondeva immediatamente, nel momento stesso  in cui riceveva la “tanto desiderata” lettera dei suoi genitori. Non raccontava delle sue malattie. Per non far preoccupare ulteriormente i suoi familiari scriveva di godere di buona salute. Voleva essere costantemente informato dei suoi fratelli, dov’erano, cosa facevano. Il suo legame con la famiglia era molto intenso.

Del fratello Alfonso è rimasta una sola lettera del 6 aprile 1943. Lui poteva scrivere molto più di sette righe. L’amore per la famiglia viene affermato con forza, insieme al senso del dovere che li spinge a continuare il loro “compito”.
“Carissimo Fratello
Passeranno dei giorni, mesi e anni, noi
continuiamo il nostro compito, continuamente
si pensa ai nostri Fratelli in Terre
lontane.
Noi compresi in Famiglia tutti bene,
ma chissà la vostra esistenza. Il Fratello
Antonio se la sta cavando anche discretamente,
per me benissimo, spesso mi reco
dai Genitori a passare delle ore insieme.
La nostra campagna continuamente si lavora
ancora, cé il Fratello Silvio che la dirigge
qualche pochino, ma la nuova vigna si
comporta benissimo già si ricava del frutto.”
Alfonso doveva trovarsi in Italia, non lontano da casa se gli era possibile andare a fare visita spesso ai suoi genitori. Anche il fratello Silvio era a casa, forse rimpatriato per motivi di salute, e si occupava “qualche pochino” anche della nuova vigna. Nonostante la guerra, a casa si cercava di trascorrere una vita normale. Si piantava una nuova vigna. Si continuava a coltivare la campagna. E poi si pensava continuamente ai fratelli in terre lontane. Si pensava a lui, Umberto, che si trovava così lontano, ma che un giorno sarebbe tornato a casa.

L’ultimo anno in India, Umberto lo trascorse al campo di prigionia di Bairagarh, vicino a Bopal.
“Giorno 10 maggio 1942. Spostato da RAMGARH a fare residenza a BAIRAGARH.”
Null’altro sulla sua permanenza in questo campo, fino alla sua partenza per l’Australia, il 1 novembre 1943.



Ultimo aggiornamento ( 09/18/08 )
 
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