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Le origini della famiglia Cofrancesco
Scritto da Pacifico Cofrancesco   
05/12/08
Indice articolo
Le origini della famiglia Cofrancesco
01. La valle del Titerno
02. Il nulceo originario della famiglia
03. Le prime generazioni a S. Lorenzello
04. I Cofrancesco nel 1600 a S. Lorenzello
05. Le principali linee genealogiche
06. La discendenza di Giovanni Donato
07. Lo Stato dell'anime del 1714
08. Il Catasto Generale di S. Lorenzello
09. Delle "assenze" importanti...
10. I Cofrancesco di Cerreto Sannita
11. I Cofrancesco di Massa
12. I Cofrancesco di S. Lorenzello
13. Le migrazioni dei Cofrancesco
14. Conclusioni
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7. Lo Stato dell’anime di S. Lorenzello del 1714

Lo Stato dell’anime di S. Lorenzello del 1714 è un documento estremamente prezioso, perché fa un censimento, contrada per contrada, casa per casa, di tutte le famiglie esistenti a S. Lorenzello in quell’anno, indicando per ciascuno dei componenti, oltre alle informazioni sullo “stato” della sua anima, ossia se era cresimato e se aveva ricevuto la comunione, anche l’età e la relazione di parentela con il capo famiglia.

Basandoci sullo Stato dell’anime, nel 1714 troviamo a S. Lorenzello le seguenti famiglie con mariti o mogli discendenti dai figli di Mattia Cofrancesco, riportate nell’ordine in cui compaiono nel documento citato (tra parentesi la contrada o la via in cui abitavano):

 



 
  Lorenzo 58 anni (nato il 17 gennaio 1662), figlio di Giovanni Donato e Caterina Pacelli, con la moglie Marsilia Mattei (54 anni) (Muro di Filippo)
 
  Tommaso 42 anni (nato il 28 maggio 1671), figlio di Clemente (figlio di Angelillo) e Antonia Pacelli, con la moglie Caterina Giammattei (42 anni) (Contrada sopra la Rua)
 
  Beatrice defunta (nata il 14 aprile 1678), figlia di Clemente (di Angelillo) e Antonia Pacelli, suo marito era Antonio Giammattei (46 anni) (Contrada sopra la Rua)
 
  Eugenia 52 anni (nata il 15 aprile 1666), figlia di Giovanni Donato e Caterina Pacelli, con il marito Carlo Martone (70 anni) (Contrada Congregazione)
 
  Mattia 58 anni (nato il 20 settembre 1659), figlio di Giovanni Donato e Caterina Pacelli, con la moglie Eugenia Di Lucrezia (43 anni) (Contrada Piana)
 
  Bartolomeo 58 anni, figlio di Giovanni Donato e Caterina Pacelli, vedovo di Licinia Festa (Contrada Piana)
 
  Tommaso 40 anni (nato il 17 agosto 1673) figlio di Giovanni Donato e Caterina Pacelli, con la moglie Elisabetta Ruggero (33 anni) (Contrada Piana)
 
  Francesca 35 anni, figlia di Antonio (figlio di Giovanni Donato) e Vittoria Rubbano, con il marito Francesco Sagnella (40 anni) (Vico del Pozzo)
 
  Dianora 62 anni, figlia di Giovanni Donato e Caterina Pacelli, con il marito Lucrezio Nuzzolillo (63 anni) (Contrada in mezzo alla Piazza)
 
  Vittoria 28 anni (nata il 4 ottobre 1683), figlia di Bartolomeo (figlio di Giovanni Donato) e Lucinia Festa, con il marito Giuseppe Masotta (48 anni) (Vico Panella)
 
  Antonia 60 anni (nata il 7 settembre 1651), figlia di Giovanni Donato e Caterina Pacelli, con il marito Antonio Di Cerbo (64 anni) (Vico Panella)
 
  Cassandra 46 anni (nata il 23 febbraio 1664), figlia di Giovanni Donato e Caterina Pacelli, con il marito Domenico Santillo (49 anni) (Avantisanti)
 
  Antonio 62 anni (nato il 6 gennaio 1647), figlio di Giovanni Donato e Caterina Pacelli, con la moglie Vittoria Rubbano (58 anni) (Avantisanti)

L’età delle persone della lista precedente (e anche di quelle che seguiranno) sono scritte “come sono” nello Stato dell’anime – tra parentesi la vera data di nascita, quando è nota, presa dalle registrazioni di battesimo. Come si può notare, ci sono dati un po’ strani. Per esempio, tre figli di Giovanni Donato – Lorenzo, Mattia e Bartolomeo – hanno la stessa età (58 anni), mentre sappiamo per certo che almeno due di loro hanno differenti date di nascita. Questo poteva accadere perché probabilmente davano date di nascita sbagliate al prete che li interrogava, oppure facevano errori nel calcolo dell’età. Anche nel Catasto troviamo queste imprecisioni sull’età delle persone.

I nove figli di Giovanni Donato, sia maschi che femmine, sono ancora tutti viventi nel 1714, e abitano in casa propria, e probabilmente possedevano terra e beni a sufficienza per vivere agiatamente. Un caso interessante è quello dei tre fratelli Mattia, Bartolomeo e Tommaso che abitano tre “case” attigue nella contrada della Piana, fuori dal borgo di S. Lorenzello, in una piccola zona pianeggiante tra il torrente Titerno e le prime pendici del Monte Erbano. Erano massari e piccoli allevatori e probabilmente gestivano insieme un’unica masseria, pur costituendo tre nuclei famigliari distinti (chiamati “case” nel linguaggio dello Stato dell’anime). Nella “casa” successiva, secondo lo Stato dell’anime, ma più probabilmente nella stessa masseria, abitava Fabio Di Cerbo con la sua famiglia, figlio di Antonia Cofrancesco, e perciò nipote dei tre fratelli Cofrancesco. Quella della Piana era insomma una “comunità” di Cofrancesco piuttosto numerosa, in una contrada che contava in tutto 9 famiglie.

Come riportato nell’elenco sopra, l’unico discendente maschio di Angelillo che troviamo nel 1714 è Tommaso, figlio degli ormai defunti Clemente e Antonia Pacelli. Tommaso lo si ritrova ancora nel Catasto Onciario del 1754, ormai vecchio, ha circa 70 anni, e purtroppo di “professione” mendicante, pur abitando in casa propria, acquistata da Anastasio Festa, facendo un debito di 40 ducati.

Nel 1714, su un totale di 9 famiglie con capofamiglia maschi Cofrancesco, 6 appartengono alla discendenza di Mattia, e tra queste, ben 5 capifamiglia sono figli di Giovanni Donato e Caterina Pacelli. Da queste famiglie discenderanno praticamente tutte le famiglie Cofrancesco di Massa, S. Lorenzello, S. Salvatore, Castelvenere e, più tardi, Gioia e Solopaca.

Oltre alle 13 famiglie con mariti e mogli Cofrancesco che discendono da Mattia, ve ne sono altre 8 che hanno una diversa origine.

Di queste, il gruppo di famiglie più numeroso è quello dei figli di Simone Cofrancesco (figlio di Silvio e Mariella Giusti), il cui nome completo come si è detto Giovanni Simone, che sposa, in prime nozze, Antonia Lavorgna, e in seconde nozze, Isabella Sagnella, il 2 giugno 1658, quando aveva circa 40 anni. Le famiglie dei figli di Simone che troviamo nel 1714 sono le seguenti:

  Maria 55 anni, figlia di Simone e Isabella Sagnella, con il marito Giuseppe Cembrola (70 anni) (Muro di Filippo)
 
  Antonia 50 anni (nata il 5 Gennaio 1665), figlia di Simone e Isabella Sagnella, con il marito Giulio Masotta (56 anni) (Contrada del Carmine)
 
  Francesca 45 anni (nata il 9 marzo 1677), figlia di Simone e Isabella Sagnella, con il marito Bartolomeo Sette (45 anni) (Avantisanti)
 
  Marco 37 anni (nato il 21 febbraio 1681), figlio di Simone e Isabella Sagnella, con la moglie Tommasina Tacinella (28 anni) (Avantisanti)
 
  Vincenzo 43 anni, figlio di Simone e Isabella Sagnella, con la moglie Lucrezia Del Rossi (37 anni) (Avantisanti)

Come detto, non sono stati trovati discendenti di Simone a S. Lorenzello dopo la fine del 1700.

Nello Stato dell’anime abbiamo anche le seguenti altre famiglie, con Cofrancesco che hanno altre origini:

  Francesco 33 anni (nato il 30 maggio 1679), figlio di Lorenzo e Antonia Farelli, con la (seconda) moglie Zenobia Sarracco (33 anni) (Contrada sopra la Rua)
 
  Angelella 45 anni (nata il 13 febbraio 1667), figlio di Francesco e Beatrice Pietronito, con il marito Benedetto Santillo (48 anni) (Contrada della Cogregazione)
 
  Caterina 55 anni (nata il 9 febbraio 1663), figlia di Francesco Antonio e Angela Facchiano, con il marito Geronimo di Ciaglia (62 anni) (Contrada a piè della Terra)

Di questi ultimi, molto interessante è Francesco, da cui, come vedremo ebbero origine i Cofrancesco di Cerreto.

Raccogliendo tutte le informazioni fin qui trovate si può realizzare una mappa di S. Lorenzello del 1714, con la posizione, naturalmente approssimata, di ciascuna delle case in cui vivevano i Cofrancesco elencati dallo Stato dell’anime, con i nomi dei vichi e delle contrade, quasi per nulla cambiati fino ad ora. Solo alcuni luoghi avevano nomi che non sono più presenti nell’attuale toponomastica del paese. La contrada del Carmine, ad esempio, era vicino all’attuale chiesa parrocchiale, dove appunto si trovava il convento del Carmine, fino alla sua soppressione nel 1808 da parte di Gioacchino Murat e al successivo riutilizzo dell’esistente chiesa come parrocchiale. Era una piccolissima contrada, probabilmente un solo vico, in cui abitavano nel 1714 solo sei famiglie. La contrada detta In mezzo alla Piazza corrisponde alla piazza di fronte all’attuale parrocchiale, da cui inizia Avantisanti, subito dietro all’antico Vicinato Franzese. Qui abitavano ben 22 famiglie. Vengono inoltre citate altre contrade come La Quercia e A pie’ della Terra, oggi non esattamente collocabili.

Cofrancesco a S. Lorenzello nel 1714
Le famiglie con marito o moglie Cofrancesco esistenti a San Lorenzello nel 1714



Ultimo aggiornamento ( 02/27/09 )
 
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