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1. La valle del Titerno
Storicamente la città di Cerreto aveva territorio comune con i casali di Civitella e S. Lorenzello. Negli atti notarili stipulati a S. Lorenzello nei secoli XVII e XVIII il richiamo a statuti e consuetudini della città “di Cerreto e casali” è pressoché costante. Ancora nel 1754, quando viene compilato il Catasto Generale di S. Lorenzello si dice appunto che questo casale “à territorio comune coll’Uni[versi]tà della Città di Cerreto e Casale di Civitella”.
Pur essendo Massa Inferiore (oggi Massa di Faicchio) non direttamente considerato un casale di Cerreto, aveva però dei forti legami sia con Cerreto che con S. Lorenzello, mentre aveva legami molto meno importanti con Faicchio, di cui fa parte dal punto di vista amministrativo solo dal 1834; infatti prima esisteva il Comune di Massa e S. Lorenzello.
I legami tra la città di Cerreto e i suoi casali (nei quali possiamo a ragion veduta includere anche Massa Inferiore) erano molto forti. Cerreto, stretta com’è tra le montagne, ha pochissime terre coltivabili; a S. Lorenzello e soprattutto a Massa Inferiore e nelle zone circostanti si trovavano invece terre pianeggianti e fertili, con corsi d’acqua, dove anche i grandi proprietari terrieri di Cerreto avevano i loro possedimenti.
La valle del Titerno da Civitella a Faicchio e le zone circostanti
(Fotografie dal satellite da maps.live.com © 2007 Microsoft Corporation
© 2007 TerraItaly)
La distanza che separa questi centri abitati è così piccola, che
tutti potevano tranquillamente spostarsi da un luogo all’altro senza bisogno
di alcun mezzo di trasposto. In meno di un’ora infatti si può andare
a piedi da Massa a Cerreto; da Massa, sul fondo della valle del Titerno, incorniciata
dal Monte Erbano e dalla montagna di Cerreto, si possono vedere gli abitati
di S. Lorenzello e Cerreto.
S. Lorenzello e Cerreto Sannita sullo sfondo, a pochi chilometri da Massa
Queste
terre della valle del Titerno, da Civitella, a Cerreto, a S.Lorenzello, a Massa
Inferiore e fino all’antica Massa Superiore, ossia la Rocca del Casale
di S. Salvatore, erano fin dal XIII secolo il cuore del feudo dei Sanframondo,
famiglia normanna le cui origini e la cui fine restano avvolte in un grande
mistero. Questa appartenenza politica ha determinato una sostanziale omogeneità
culturale e linguistica dell’intera zona. Ancora oggi le differenze si
percepiscono in modo assai evidente spostandosi nei paesi al di fuori della
valle del Titerno.
Proprio nello spazio
geografico e culturale di questa valle, i Cofrancesco, insieme a molte
altre famiglie del luogo (sempre le stesse, i Mattei, i Rubbano, i Sagnella,
i Ciarlo, i Di Cerbo, i Lavorgna, tanto per citarne alcune), si sono mossi,
almeno dal 1500 fino ai nostri giorni.
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