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L'origine del cognome Cofrancesco Stampa E-mail
Scritto da Pacifico Cofrancesco   
02/27/08

L’origine del cognome Cofrancesco

di Pacifico Cofrancesco

I documenti a cui si fa riferimento nella nota sono frutto delle ricerche svolte da Pacifico Cofrancesco e Anna Di Leone tra marzo 2007 e gennaio 2008. Un ringraziamento speciale a Ivo per le discussioni e i suggerimenti su questo argomento e a John per la traduzione in inglese del testo.

Le recenti ricerche svolte presso l’archivio della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo a S. Lorenzello (Benevento) e l’Archivio di Stato di Benevento mostrano chiaramente quale sia l’origine del cognome “Cofrancesco”.

I primi documenti

ll punto di partenza è la registrazione della morte di Dianora Nicolai Francisci, moglie di Giulio Sagnella, avvenuta l’8 ottobre 1597 a S. Lorenzello. Questo è il primo documento noto ad oggi in cui si trova chiaramente scritto il cognome “Nicola Francesco”, che come mostrerò sta all’origine del cognome “Cofrancesco”. Nella registrazione di battesimo del 29 ottobre 1607 troviamo ancora lo stresso cognome: si dice infatti che la piccola Petronilla è nata “ex Jacobo Nicolai Francisci et Laura”. Nel battesimo registrato immediatamente dopo, sulla stessa pagina del libro dei battezzati, lo stesso Giacomo (Jacobus), insieme alla moglie Laura Cappella, viene riportato come padrino di Porzia, nata “ex Fra.co de Matteis et Adorna Nicolai Francisci”; anche Adorna porta lo stesso cognome “Nicolai Francisci” e molto probabilmente è sorella di Giacomo.

La forma latina del cognome, “Nicolai Francisci”, potrebbe essere tradotta sia come “di Nicola Francesco”, sia come “di Nicola di Francesco”. Nel primo caso si intenderebbe “figlio di Nicola Francesco”; nel secondo, “figlio di Nicola, figlio di Francesco”. Questo tipo di ragionamento si applica solo al significato letterale di “Nicolai Francisci”, ma certamente in questo contesto “Nicolai Francisci” rappresenta il vero e proprio cognome sia di Dianora, che di Giacomo, che di Adorna; ossia Dianora, Giacomo e Adorna facevano parte della famiglia dei “Nicola Francesco”. 

Qualche anno dopo l'arciprete di S. Lorenzello, don Francesco Tacinella –  particolarmente sintetico nelle sue registrazioni – identifica lo stesso Giacomo soltanto come “Fran.ci” o con la forma “de Fran.co”; in entrambi i casi viene omesso “Nicolai” (“di Nicola”).

Accade pure che in altre registrazioni di battesimi, morti e matrimoni, dello stesso periodo e anche precedenti, il “Nicola” presente nel cognome venga spesso abbreviato come “Cola” e così talvolta si trova “Cola Francisco” o anche, più di frequente, “de Cola Francisco”. L’uso di questa forma del cognome è documentata per la prima volta in un atto notarile del 23 ottobre 1587, in cui Vito de Cola Francisco vende dei terreni situati alla Civitella, nei pressi della chiesa di S. Bartolomeo, sulla strada che va da Cerreto a Cusano Mutri. 

Colafrancesco e Cofrancesco 

Nelle registrazioni di battesimi e morti della prima metà del 1600 si trova l’uso contemporaneo della forma “de Cola Fran.co” (“de Cola Francisco”) o “Colafran.co” (“Colafrancisco”), insieme a “Fran.ci” (“Francisci”) e “de Fran.co” (“de Francisco”). Una stessa persona veniva identificata indifferentemente con una di queste diverse forme dello stesso cognome, mentre comincia ad entrare nell’uso comune anche la forma ulteriormente abbreviata “Cofran.co” (“Cofrancisco”), italianizzata definitivamente in “Cofrancesco” a partire dal 1700.

Nel 1645 Giovanni Donato Cofrancesco, che in quell’anno sposa Caterina Pacelli a S. Salvatore, nell’atto di matrimonio viene ancora chiamato “Donatus Colafran.us” (“Donatus Colafranciscus”); va osservato però che a margine della stessa registrazione viene indicato come “Donato Cofran.co” (“Donato Cofrancisco”). Questo fatto suggerisce chiaramente che per lo scrivente e, quindi, per le persone dell’epoca, i due cognomi erano perfettamente identici. “Colafranciscus” era la forma “antica”, vicina al significato originale del cognome, ma era del tutto equivalente alla forma abbreviata “moderna” “Cofrancisco o “Cofrancesco”. Nei capitoli matrimoniali di Giovanni Donato e Caterina, sottoscritti sempre nel 1645, il cognome riportato dal notaio è proprio “Cofran.co”, cioè “Cofrancisco”

Dalla seconda metà del 1600 si perde, nelle terre di S. Lorenzello, Cerreto, Massa e territori circostanti, l’uso di “Colafrancisco”, a favore di “Cofrancisco”, che nella sua versione italiana “Cofrancesco” rimarrà nei secoli successivi e fino ai giorni nostri l’unica forma usata di questo cognome, almeno in quella zona.

Va detto che in altri luoghi, ad esempio ad Arce e a Vico del Gargano, esistono ancora oggi dei “Colafrancesco”. Addirittura ad Arce esistono sia dei “Colafrancesco” che dei “Cofrancesco”, anche se pare che i Cofrancesco di Arce siano discendenti di un soldato borbonico lì trasferitosi nella seconda metà del 1800 per servizio, e proveniente proprio da Cerreto Sannita. 

Le famiglie Colafrancesco di Arce e del Gargano potrebbero essere in qualche modo legate ai Cofrancesco/Colafrancesco di S. Lorenzello, ma non ci sono al momento prove dell’esistenza di questo legame. Unica coincidenza che potrebbe far pensare a un tale collegamento è l’esistenza documentata a Vico del Gargano di un Giovanni Donato Colafrancesco, all’incirca contemporaneo di un altro Giovanni Donato Colafrancesco, vivente a S. Lorenzello tra la seconda metà del 1500 e l’inizio del 1600, e qui morto nel 1606, nonno di quel Giovanni Donato, di cui si è detto sopra.

Il doppio patronimico 

Il cognome “Cofrancesco” nasce quindi dall’unione dei due nomi propri “Nicola” e “Francesco”. Ci sono molti cognomi che sono nati allo stesso modo, come ad esempio “Colaianni”, che viene da “Nicola Giovanni”, “Colarenzi”, da “Nicola Renzo”, “Colantonio”, da “Nicola Antonio”, “Colacicco”, pure da “Nicola Francesco”. E qui cito solo alcuni cognomi che includono “Nicola” come primo nome. Il raddoppio del patronimico per identificare una persona era dovuto forse al fatto che di persone che si chiamavano Nicola ce n’erano probabilmente molte e per identificare qualcuno non era sufficiente dire che era “figlio di Nicola”, in latino “Nicolai”, ma bisognava aggiungere un’ulteriore specificazione, come “Nicolai Francisci”, “Nicolai Joannis”, “Nicolai Renzi”, “Nicolai Antonii”, intendendo rispettivamente, “figlio di Nicola di Francesco”, “figlio di Nicola di Giovanni”, “figlio di Nicola di Renzo”, “figlio di Nicola di Antonio”. In questo modo le parentele dovevano risultare certamente più chiare. 

Origine e diffusione

La grande variabilità nella scrittura del cognome Cofrancesco nel periodo a cavallo tra il 1500 e il 1600 sembra comunque confermare il fatto che questo cognome, e forse anche la famiglia Cofrancesco, intesa come tale, nascano proprio in quel periodo.

Per quanto riguarda il luogo d’origine, dalle ricerche svolte risulta che nell’archivio parrocchiale della chiesa di S. Martino di Cerreto Sannita non ci siano documenti riguardanti famiglie Cofrancesco residenti nella città prima della metà del 1700, fatto questo confermato anche dal Catasto Onciario, risalente proprio agli anni 1741-42. Il primo Cofrancesco che da S. Lorenzello si trasferì a Cerreto con la sua famiglia fu Lorenzo, marito di Orsola Santullo, intorno al 1745. Anche nell’archivio parrocchiale di Faicchio non sono state trovate famiglie Cofrancesco nei secoli XVI e XVII. La prima famiglia Cofrancesco, anch’essa proveniente da S. Lorenzello, la troviamo a Massa Inferiore (l’attuale Massa di Faicchio) nel Catasto Onciario di questo casale, redatto intorno al 1741-42. 

Ben diversa è invece la situazione a S. Lorenzello. Lo Stato delle anime degli abitanti di questo luogo, compilato nel 1714 dall’arciprete don Domenico Perugino, registra ben 9 “case” con capofamiglia Cofrancesco e 11 con una moglie Cofrancesco, presenti a S. Lorenzello in quell’anno, per un totale di 20 famiglie su 264. Quasi una “casa” su 10 aveva un marito o una moglie Cofrancesco. Il Catasto Onciario di S. Lorenzello, compilato come gli altri tra dopo il 1741 e concluso nel 1754, riporta ben dieci famiglie con capofamiglia maschio Cofrancesco. La presenza di Cofrancesco era comunque già importante e significativa a S. Lorenzello fin dalla seconda metà del 1500, mentre risulta quasi completamente assente, come si è detto, nei casali circostanti fino a metà del 1700.

Si può quindi affermare con una certa tranquillità che i Cofrancesco si siano sviluppati proprio a S. Lorenzello, e in nessun altro luogo, e che da qui si siano poi spostati, per motivi soprattutto economici e lavorativi, prima nei territori vicini di Cerreto, Massa, S. Salvatore, Castelvenere, Gioia e poi, con le emigrazioni del 1800 e inizi 1900 negli Stati Uniti d’America, nel Lazio e successivamente in Australia e nell’Italia del Nord, soprattutto in Lombardia, nelle provincie di Milano e Pavia.

Altri orizzonti 

Quasi tutti questi spostamenti sono facilmente tracciabili e riconducibili all’unico ceppo originario di S. Lorenzello. Purtroppo non è per ora possibile avere informazioni precedenti alla prima della metà del secolo XVI. Certamente doveva esistere una famiglia che hanno iniziato ad identificare come “Nicolai Francisci”, “Colafrancesco”, “Cofrancesco”, ma che in precedenza poteva avere anche un’altra identificazione. Ci sono alcuni importanti indizi di un tale possibilità, ma è prematuro parlarne ora, mentre le ricerche d’archivio sono ancora in corso.


(C) 2008 - P. Cofrancesco

Ultimo aggiornamento ( 06/25/08 )
 
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