Gioia è il paese più prossimo alla provincia di Benvento e si trova a breve distanza da Faicchio. Per questo non fu difficile per Giovanni Cofrancesco trasferirsi a Gioia da Massa di Faicchio con la sua seconda moglie e i figli a metà dell'Ottocento. Oggi vivono ancora a Gioia una parte dei suoi discendenti. Solo Pietro Paolo Cofrancesco, uno dei figli di Giovanni, fece ritorno a Massa dopo la morte del padre, e lì formò la sua famiglia.
Pare che il nome "Gioia" derivi dal nome del dio romano Giano ("Janus"), a cui era stato probabilmente dedicato un tempio nella zona. Nel territorio di Gioia rimangono molte tracce del passato, come alcune tombe roman, la grotta di San Michele che risale al periodo longobardo e le rovine di un caastello normanno.
Gioia Sannitica
Le rovine del castello normanno
Gioia ebbe un nuovo sviluppo nel 1857, quando il re di Napoli fece costruire la strada "Sannitica" che collegava Telese a Piedimonte e alla parte occidentale della Campania. Nel 1862, dopo l'unità, il primo re d'Italia Vittorio Emanuele II aggiunse il nome "Sannitica" a Gioia.
Gioia Sannitica
Una vecchia foto con il centro e il municipio
Oggi esistono alcune piccole imprese a Gioia, ma l'occupazione principale dei suoi abitanti è legata, come lo è stato in passto, all'agricoltura. I prodotti principali sono l'olio di oliva e il vino.
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